Prof.

SEGALINI Andrea

Professore di I fascia
Settore scientifico disciplinare
Geotecnica
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CURRICULUM di ANDREA SEGALINI
Dati anagrafici
Nato a Parma (PR) il 20/02/1968.
Residente in Collecchio (PR), Piazzetta Fraternità, 3 (Cap. 43044)
E’ cittadino italiano.
Elettore presso il Comune di Collecchio (PR).
Divorziato con un figlio minore convivente.
Formazione ed attività
1995 Laurea in Ingegneria Civile Università degli studi di Parma, con una tesi dal titolo “Sistema esperto per l’analisi di stabilità di pendii in roccia”.
1995 Superamento dell’esame di stato per Abilitazione alla professione di ingegnere.
1999 Dottore di Ricerca in Geoingegneria Ambientale (XI ciclo) presso il Politecnico di Torino (DIGET) con una tesi dal titolo: “Movimenti lenti di versante in formazioni complesse: validazione di modelli numerici previsionali attraverso misure sperimentali”. Tutore Prof. Gian Paolo Giani.
2000 Vincitore concorso per l’attribuzione di un assegno per collaborazione ad attività di ricerca quadriennale (art. 51, comma 6°, Legge n.449 del 27.12.1997 e D.M. 11.2.1998) presso il Dipartimento di Ingegneria Civile dell’Università degli Studi di Parma con argomento “Studi sperimentali, misure e monitoraggi, caratterizzazione geotecnica e modellazione numerica previsionale di movimenti lenti di versante in formazioni complesse caratteristiche dell’appennino settentrionale”.
2003 - 2007 Professore a contratto presso la Facoltà di Architettura dell’Università degli Studi di Parma, per il laboratorio di Costruzione II – B: Geotecnica (4 CFU)
2005 Conferimento di incarico per prestazione d’opera autonoma in regime di collaborazione coordinata e continuativa presso presso il Dipartimento di Ingegneria Civile dell’Università degli Studi di Parma.
2005 - 2007 Professore a contratto presso la Facoltà di Ingegneria dell’Università degli Studi di Parma, per i corsi di Geologia Applicata A e Geologia Applicata B (10 CFU)
2007 - 2014 Ricercatore nel settore Geologia Applicata (GEO/05) in servizio presso il Dipartimento di Ingegneria Civile, dell’Ambiente e Territorio ed Architettura dell’Università degli Studi di Parma.
2014 - OGGI Professore Associato nel settore Geologia Applicata (GEO/05) in servizio presso il Dipartimento di Ingegneria Civile, dell’Ambiente e Territorio ed Architettura dell’Università degli Studi di Parma.

Periodi di studio all’estero
1997 Svolge un soggiorno studio presso il College of Engineering dell’Universita’ di Madison (Wisconsin, USA).

2012 - OGGI Research Fellowship with the University of Zilina (SK) for a joint research on innovative methods and practice in geotechnical monitoring.

Attività didattica

1998-2003 Ha tenuto varie lezioni ed esercitazioni degli insegnamenti di Geotecnica, Stabilità dei Pendii, Meccanica delle Rocce e Geologia Applicata presso la facoltà di Ingegneria dell’Università degli Studi di Parma ed ha partecipato, in qualità di cultore delle materie del gruppo Geotecnico e di Geologia Applicata, ai relativi esami di profitto.

2003-2007 E’ nominato professore a contratto presso la Facoltà di Architettura dell’Università degli Studi di Parma, per il laboratorio di Costruzione II – B: Geotecnica (4 CFU).

2005-2007 E’ nominato professore a contratto presso la Facoltà di Ingegneria dell’Università degli Studi di Parma, per i corsi di Geologia Applicata A e Geologia Applicata B (10 CFU).

2007-2009 E’ docente dei corsi di Geologia Applicata A per i corsi di laurea di Ingegneria Civile ed Ingegneria per l’Ambiente ed il Territorio, del corso di Geologia Applicata B per il corso di laurea specialistica di Ingegneria per l’Ambiente e il Territorio presso l’Università degli Studi di Parma (10 CFU).

2009-2010 E’ docente del corso di Geologia Tecnica e Gallerie per il corso di laurea specialistica di Ingegneria per l’Ambiente e il Territorio ed Ingegneria Civile presso l’Università degli Studi di Parma (6 CFU)

2010-2012 E’ docente del corso di Geologia Applicata per il corso di laurea di Ingegneria Civile ed Ambientale presso l’Università degli Studi di Parma e di Geologia Tecnica e Stabilità dei Pendii A per il corso di laurea specialistica di Ingegneria per l’Ambiente e il Territorio ed Ingegneria Civile presso l’Università degli Studi di Parma (15 CFU)

2011-2012 E’ docente del corso di Geologia Applicata per il corso di laurea di Ingegneria Civile ed Ambientale presso l’Università degli Studi di Parma e di Geologia Tecnica e Stabilità dei Pendii A per il corso di laurea specialistica di Ingegneria per l’Ambiente e il Territorio ed Ingegneria Civile presso l’Università degli Studi di Parma (21 CFU)

2012-2013 E’ docente del corso di Geologia Applicata per il corso di laurea di Ingegneria Civile ed Ambientale presso l’Università degli Studi di Parma e di Geologia Tecnica e Stabilità dei Pendii A per il corso di laurea specialistica di Ingegneria per l’Ambiente e il Territorio ed Ingegneria Civile presso l’Università degli Studi di Parma (15 CFU)

2013-2014 E’ docente del corso di Geologia Tecnica e Stabilità dei Pendii A per il corso di laurea magistrale di Ingegneria per l’Ambiente e il Territorio ed Ingegneria Civile presso l’Università degli Studi di Parma (9 CFU)

2014-2015 E’ docente del corso di Geologia Tecnica e Stabilità dei Pendii A per il corso di laurea magistrale di Ingegneria per l’Ambiente e il Territorio ed Ingegneria Civile presso l’Università degli Studi di Parma (9 CFU) ed è docente del corso di Geotecnica e Meccanica delle Rocce per il corso di laurea magistrale in Scienze e Tecnologie Geologiche presso l’Università degli Studi di Parma (6 CFU)

2015 - 2017 E’ docente dei corsi di: Geologia Tecnica e Stabilità dei Pendii A per il corso di laurea magistrale di Ingegneria per l’Ambiente e il Territorio ed Ingegneria Civile presso l’Università degli Studi di Parma (9 CFU); Meccanica delle Rocce e Gallerie per il corso di laurea magistrale di Ingegneria Civile presso l’Università degli Studi di Parma (6 CFU); Geotecnica e Meccanica delle Rocce per il corso di laurea magistrale in Scienze e Tecnologie Geologiche presso l’Università degli Studi di Parma (6 CFU)

2017 - OGGI E’ docente dei corsi di: Geologia Tecnica e Stabilità dei Pendii A per il corso di laurea magistrale di Ingegneria per l’Ambiente e il Territorio ed Ingegneria Civile presso l’Università degli Studi di Parma (9 CFU); Geologia Applicata per il corso di laurea di Ingegneria Civile e Ambientale presso l’Università degli Studi di Parma (6 CFU); Geotecnica e Meccanica delle Rocce per il corso di laurea magistrale in Scienze e Tecnologie Geologiche presso l’Università degli Studi di Parma (6 CFU)

attività di ricerca

L’attività di ricerca ha riguardato principalmente la Meccanica delle rocce, la Stabilità di pendii, la Geologia Applicata all’Ingegneria e le metodologie e gli strumenti di monitoraggio dei versanti.
In particolare gli argomenti di ricerca in cui lo scrivente è stato maggiormente interessato hanno riguardato:
1. Studi teorici e sperimentali per la classificazione degli ammassi rocciosi e per la determinazione del comportamento meccanico degli ammassi.
2. Caratterizzazione, monitoraggio ed analisi di stabilita’ di pendii in terra, con particolare riguardo alla idrogeologia ed ai fenomeni deformativi lenti a carico costante (creep).
3. Studi teorici e sperimentali di meccanica delle rocce.
4. Modellazione numerica per lo studio della stabilità di pendii in rocce e terreni.
5. Studi teorici e sperimentali dei fenomeni di caduta massi e delle colate di detrito
6. Modellazioni numeriche per la determinazione delle condizioni di stabilità di scavi in sotterraneo e per la simulazione previsionale di operazioni di scavo.
7. Sviluppo di sistemi di monitoraggio geologico e geotecnico, analisi ed interpretazione dei dati, sviluppo di sistemi di acquisizione ed analisi automatica ed early warning systems per il dissesto idrogeologico

1. Studi teorici e sperimentali per la classificazione degli ammassi rocciosi e per la determinazione del comportamento meccanico degli ammassi.
Gli studi hanno riguardato inizialmente la realizzazione di un programma di calcolo numerico che, partendo dalla acquisizione dei rilievi in sito, elaborasse, anche su base statistica, i dati introdotti eseguendo successivamente le analisi di stabilita’ dell’area in esame (tesi di laurea). Negli ultimi anni, in particolare, gli studi hanno riguardato lo sviluppo di tecniche di acquisizione e trattamento dei dati per la classificazione di ammassi rocciosi. La ricerca, in particolare, intende fornire un approccio alternativo ai metodi di rilievo strutturale classici, effettuati per mezzo di stendimenti o tramite l’esame esaustivo di finestre di osservazione, tramite l’applicazione di rilievi fotogrammetrici o del rilievo laser.
Scopo della ricerca, tutt’ora in corso, è quello di ottenere modelli numerici tridimensionali in forma digitale (DTM) dell’ammasso roccioso accoppiati ad immagini dell’ammasso stesso al fine di ottenere immagini fotografiche sulle quali sia possibile leggere direttamente le coordinate di ogni punto visibile del pendio. Nell’ambito di tale ricerca è stato messo a punto in collaborazione con il gruppo di Fotogrammetria del DICATeA dell’Università di Parma, un programma di calcolo, denominato RockScan, che permette di localizzare le fratture presenti, di calcolare l’orientazione dei piani, di effettuare misure di spaziatura per mezzo di stendimenti fittizi e di interpretare le relazioni che intercorrono tra le famiglie per determinare la gerarchia della fratturazione. Il codice permette, inoltre, di interfacciarsi con programmi di calcolo che permettono la ricostruzione geometrica dell’ammasso roccioso analizzato per consentirne analisi tensionali applicando metodi del discontinuo.
Attualmente la ricerca sta proseguendo in collaborazione con il prof. H. Einstein (MIT) per l’integrazione del codice con analisi di tipo statistico da lui sviluppate per la determinazione dell’indice di fratturazione dell’ammasso e la classificazione dello stesso considerato come mezzo continuo equivalente.
Dal punto di vista del rilievo con tecniche digitali è in procinto di attivazione una convenzione con l’Agenzia Interregionale per il Fiume Po, nell’ambito della quale si è intenzionati a sviluppare un elicottero radiocomandato ed auto pilotato (UAV) sul quale installare una macchina fotografica digitale per riprese aeree zenitali ed orizzontali finalizzate alla restituzione di modelli digitali del terreno sui quali applicare le tecniche di rilievo già descritte.

2. Caratterizzazione, monitoraggio ed analisi di stabilità di pendii in terra, con particolare riguardo alla idrogeologia ed ai fenomeni deformativi lenti a carico costante (creep).
Gli studi hanno riguardato lo studio di vari fenomeni franosi lenti, tipici dell’appennino settentrionale, che si verificano nei materiali detritici che ammantano i versanti delle valli appenninche. La caratteristica fondamentale di questi movimenti è la loro sostanziale indipendenza dai cicli stagionali e la loro scarsissima entità di movimento (pochi cm/anno al massimo). Tali pendii sono stati studiati dal punto di vista geotecnico attraverso la caratterizzazione dei materiali che li costituiscono svolta mediante prove di laboratorio specifiche. Tali materiali presentano infatti una estrema difficoltà di campionamento a causa della frequente presenza di inclusioni lapidee anche grossolane all’interno di una matrice prevalentemente fine. Nello studio sono state apportate delle sostanziali modifiche alle apparecchiature standard di laboratorio, in modo da esaminare campioni di maggiori dimensioni (riducendo gli effetti di disturbo dovuti al prelievo) e da analizzare il comportamento dei materiali quando sottoposti a carichi costanti inferiori al carico di rottura (creep).

3. Studi teorici e sperimentali di meccanica delle rocce.
Gli studi teorici e sperimentali riguardanti, più marcatamente, la meccanica delle rocce, interessano il comportamento meccanico di discontinuità naturali rinforzate con tiranti e la loro schematizzazione attraverso modelli di calcolo ad elementi distinti e alle differenza finite partendo dalla verifica dei tiranti di progetto di un’opera di stabilizzazione di un versante mediante una campagna di prove in sito.
L’attività di ricerca inerente l’analisi della resistenza di discontinuità naturali soggette a carichi ciclici è in corso di svolgimento attraverso analisi sperimentali, teoriche e numeriche. Per quanto riguarda l’aspetto sperimentale è in corso di ultimazione presso il Laboratorio prove e materiali del DICATeA, un’apposita scatola di taglio in grado di esercitare sulla discontinuità azioni di taglio cicliche anche in controllo di temperatura. Tale apparecchiatura è stata progettata e realizzata dal gruppo di Meccanica delle Rocce del DICATeA. Scopo delle prove è quello di valutare il grado di danneggiamento della discontinuità soggetta a carichi ciclici, inferiori ai massimi carichi di resistenza, dovuti a sollecitazioni di tipo sismico o a cicli di gelo-disgelo.
La configurazione morfologica delle discontinuità viene analizzata attraverso rilievi fotogrammetrici delle superfici in grado di restituire un modello digitale delle stesse in modo da quantificare il grado di danneggiamento dovuto all’azione dei carichi applicati. In tal modo è possibile mettere a punto delle relazioni tra il grado di danneggiamento, il livello di carico ed il numero di cicli effettuati. Modelli numerici 3D condotti con il metodo FE riproducesti la morfologia iniziale delle discontinuità sono stati messi a punto per simulare le prove di taglio e opportunamente calibrati dal confronto con le prove sperimentali, permetteranno di ampliare i parametri analizzati.
E’ stato analizzato il comportamento meccanico di strutture in roccia costituite da materiali lapidei aventi diverse caratteristiche di resistenza e deformabilità. Lo studio, condotto tramite prove di laboratorio e modellazioni numeriche ha analizzato gli effetti che stati di sollecitazione complessi, indotti da contrasti di rigidezza, possono causare in strutture architettoniche (colonne realizzate con più materiali lapidei) o in pilastri di miniera ubicati al contatto di diverse formazioni rocciose.
Infine, ricerca ancora in corso ed in collaborazione con il gruppo di Strade e quello di fotogrammetria del DICATeA, riguarda l’analisi dei meccanismi di rottura di rocce tenere, quali le marne, attraverso tecniche sperimentali innovative. In particolare, le misure di deformazione di campioni di roccia, sottoposti a carichi di compressione semplici, sono effettuate, passo passo, attraverso l’acquisizione di immagini digitali, che, elaborate tramite tecniche di fotogrammetria, permettono la definizione di mappe di deformazione in relazione al carico applicato. Tali studi permettono di evidenziare i meccanismi di rottura, la propagazione delle fratture ed i livelli di carico che inducono microfratture aventi carattere instabile.

4. Modellazione per lo studio della stabilità di pendii in rocce e terreni
Per quel che concerne l’analisi di stabilità di versanti: si sono messe a punto metodologie di analisi per lo studio di fenomeni di ribaltamento, scivolamento e caduta di massi di pendii in roccia e di scivolamento di pendii in terra. A tale scopo sono state condotte modellazioni ad elementi distinti in grado di considerare il comportamento meccanico e quello idraulico e con il metodo dell’equilibrio limite per l’analisi a ritroso (“back analysis”) di alcuni casi reali.
Nell’ambito della meccanica dei movimenti lenti di versante in formazioni complesse, partendo da una serie di dati sperimentali ottenuti come descritto al precedente punto 3, si sono realizzate modellazioni numeriche alle differenze finite (FLAC) di alcuni versanti appenninici oggetto di monitoraggio superficiale da circa 30 anni, ottenendo buoni riscontri nell’impiego del modello reologico di Burgers (1966) in tutti i casi esaminati.
Nell’ambito della stabilità dei pendii in roccia sono stati analizzati vari fenomeni di instabilità, tra i quali la frana di Randà, rappresentato da un crollo in roccia di notevoli dimensioni, avvenuto in due eventi distinti a fronte del suddetto abitato nella valle della Vispa (versante Nord del M. Cervino). Gli studi hanno comportato l’impiego di analisi numeriche agli elementi distinti (UDEC) e confronto con dati disponibili provenienti da monitoraggi. In alcuni casi, la calibrazione dei modelli ha permesso di valutare preliminarmente i più probabili valori di soglia per l’innesco di fenomeni successivi. Attualmente è in fase di studio un movimento franoso denominato “13 Betulle” sito in comune di Baveno.

5. Studi teorici e sperimentali dei fenomeni di caduta massi e delle colate di detrito
Lo scrivente ha partecipato a diversi studi mirati alla definizione delle caratteristiche del moto di caduta massi e della determinazione dei coefficienti di restituzione da impiegare nel calcolo delle traiettorie di caduta. Gli studi, svolti nell’ambito di progetti di ricerca di rilevante interesse nazionale (PRIN), hanno comportato la realizzazione di varie prove di caduta massi in vera grandezza, sia per la determinazione dei coefficienti sia per la valutazione delle energie di impatto necessarie alla rottura dei blocchi. Nell’ambito dello stesso argomento, con studi tutt’ora in corso, si è analizzato il comportamento meccanico delle barriere paramassi ad elevata deformabilità sia per le applicazioni nell’ambito della caduta massi sia per quelle, più recenti, nell’ambito delle colate di detrito. L’analisi è effettuata mediante la realizzazione di modelli numerici agli elementi finiti (FEM) del sistema di difesa, al fine di determinare la quantità di energia effettivamente assorbita dalle stesse e la loro efficacia in diverse condizioni di impiego. Sviluppi futuri della ricerca, già in avanzata fase di avvio, prevedono la realizzazione di modelli fisici in scala delle barriere.
Lo scrivente ha fatto parte del gruppo di ricerca facente capo alla Prof. Anna Maria Ferrero, che ha ottenuto un finanziamento dal Dipartimento per l’impresa e l’internazionalizzazione del Ministero dello Sviluppo Economico, nell’abito del progetto ICE-CRUI, relativamente allo studio sperimentale di barriere di protezione contro la caduta massi e colate di detrito, finalizzato alla ottimizzazione del prodotto e sviluppo di nuove linee guida per la progettazione.
Molti altri studi si sono svolti nell’ambito dei movimenti rapidi ed alcuni sono ancora in fase di svolgimento; in particolare si sono proposti dei criteri e dei modelli analitici per affrontare il problema del calcolo delle opere di protezione e si stanno sperimentando nuove soluzioni di monitoraggio al fine di controllare automaticamente lo stato di manutenzione delle strutture nonché, basandosi su di esso, lo stato di attività dei versanti protetti.

6. Modellazioni numeriche per la simulazione di scavi in sotterraneo
Lo scrivente ha condotto studi per analizzare diverse problematiche connesse con la realizzazione di scavi in sotterraneo, con particolare riguardo a:
- applicazione di modelli continui e/o discontinui per lo studio di ammassi rocciosi;
- l’analisi del campo di tensione e deformazione indotto dallo scavo di gallerie e l’influenza dell’utilizzo di sistemi di sostegno e/o rinforzo;
- le problematiche di stabilità connesse con la realizzazione di grosse camere sotterranee per la coltivazione di pietre ornamentali;
- le implicazioni tecnologiche e ambientali della trivellazione orizzontale idroguidata (horizontal driven drilling);
- l’analisi delle condizioni di stabilità di cave in sotterraneo dismesse ai fini di un loro possibile recupero a scopo turistico-museale.

La scelta di schematizzare una massa rocciosa come un continuo o un discontinuo dipende principalmente dalle caratteristiche geometriche e fisiche delle discontinuità. Al fine di confrontare le applicazioni dei modelli continui e discontinue e di identificare le capacità dei due metodi nel descrivere il comportamento dell’ammasso roccioso sono state eseguite diverse analisi utilizzando il Metodo agli Elementi Distinti (DEM), quello alle Differenze Finite (FDM), quello degli Elementi di Contorno (BEM) e quello degli Elementi Finiti (FEM) per simulare lo scavo di gallerie profonde in ammassi rocciosi con gradi di fatturazione sempre più importanti. Le analisi condotte con il metodo del discontinuo, hanno anche permesso, tramite trattazioni analiche dei risultati, di stimare i parametri meccanici dell’ammasso roccioso da utilizzare nella modellazione continua.
Per quanto riguarda la stabilità di cave sotterranee per la coltivazione di pietre ornamentali, questa ha riguardato l’analisi del campo di tensione indotto dallo scavo di camere in diverse cave di marmo esistenti nel bacino di Carrara. Questi studi hanno interessato una prima caratterizzazione dell’ammasso roccioso eseguita anche con tecniche di rilievo in foro. Questo ha permesso, da un lato di classificare l’ammasso roccioso al fine di determinare le caratteristiche meccaniche di un mezzo continuo equivalente; dall’altra di ricostruzione geometricamente l’ammasso (tramite il codice di calcolo Resoblock). Quest’ ultima ha permesso, da una parte l’individuazione di blocchi integri di notevole volume e, pertanto, le zone più idonee per l’esecuzione delle prove di stato tensionale in sito, dall’altra la definizione de un modello geometrico utilizzato per analisi tridimensionali, eseguite con il codice di calcolo 3DEC considerando il mezzo come discontinuo. Tali analisi hanno permesso la simulazione delle varie fasi di scavo ed il confronto tra le misure di stato tensionale eseguite in sito ed ottenute tramite la modellazione numerica.
Per quanto riguarda le implicazioni tecnologiche ed ambientali della trivellazione orizzontale idroguidata (horizontal driven drilling), è stata realizzata la modellazione numerica in campo bidimensionale di un caso reale; in particolare, il lavoro ha consentito, attraverso l’impiego di un modello numerico alle differenze finite, lo studio di problemi incontrati da questo tipo di tecnologie nell’attraversamento sotterraneo di fiumi nella pianura padana.
Infine, nell’ambito dell’analisi delle condizioni di stabilità di cave in sotterraneo dismesse ai fini di un loro possibile recupero a scopo turistico-museale, si sono realizzati studi approfonditi sulle antiche cave di Pietra di Viggiù, situate nella Provincia di Varese. In particolare gli studi hanno riguardato la predisposizione di un sistema di monitoraggio delle cave, la realizzazione di una campagna di indagini in sito ed in laboratorio tese alla definizione delle caratteristiche meccaniche dell’ammasso roccioso nonché la modellazione numerica 3D agli elementi finiti dell’intero sistema di coltivazione a camere e pilastri. Alcune aree di maggior criticità, quali pilastri particolarmente danneggiati e zone di calotta nelle quali si erano verificati dei distacchi, sono state analizzate mediante modelli specifici agli elementi distinti per determinare l’eventuale necessità di interventi di messa in sicurezza nell’ipotesi di apertura al pubblico delle caverne.

7. Sviluppo di sistemi di monitoraggio geologico e geotecnico
L’introduzione di micro e nano tecnologie nell’ambito della meccanica e della meccatronica ha portato allo sviluppo ed all’industrializzazione di processi produttivi che hanno in pochi anni determinato una consistente riduzione dei costi di strumenti MEMS quali accelerometri, magnetometri, elettrolivelle e sensori di pressione. Alla luce di queste innovazioni, lo scrivente ha pensato di introdurre tali strumentazioni anche nell’ambito dei monitoraggi legati all’ambiente ed in particolare al dissesto idrogeologico. A tale scopo ha avviato studi applicativi per sviluppare un innovativo sistema inclinometrico automatico basato sull’impiego di sensori MEMS che potesse essere in grado di fornire elevate precisioni, controllo costante ed automatizzato dell’evolversi dei parametri monitorati, trasmissione remota dei dati e elevata durata; tutto questo unito ad una notevole praticità di installazione ed a costi contenuti. La ricerca di alcuni anni ha portato all’invenzione ed al brevetto di un sistema originariamente denominato MUMS (Modular Underground Monitoring System) che viene introdotto in foro e consente la misura puntuale, a distanze prestabilite e variabili, di spostamenti, pressione neutra e temperature. Tale sistema è tutt’ora in sviluppo per abilitare la raccolta di altre informazioni utili alle analisi geologiche e geotecniche. L’idea e la ricerca sono state premiate dal Consorzio Spinner 2013 della Regione Emilia Romagna a supporto di start-up innovative, con un finanziamento che ha permesso di avviare il processo di attivazione di una società di trasferimento tecnologico. Da tale ricerca è stato attivato uno spin off accademico, denominato ASE (Advanced Slope Engineering) che ha preso il via ufficiale nel maggio 2013.
Dalla attivazione dello spin off molte sono state le ricerche che hanno portato ad estendere il campo di applicazione della strumentazione originariamente sviluppata come inclinometro automatico ad altri settori della geologia e della geotecnica quali le costruzioni in sotterraneo, le opere di sostegno e le opere di protezione da movimenti rapidi. Altri studi e ricerche sono in corso, anche nell’ambito di tesi di Dottorato sotto la supervisione dello scrivente, per integrare all’originale sistema di monitoraggio la misura di altre grandezze fisiche di interesse.
In particolare è ritenuto determinante lo sviluppo di un sistema di raccolta, memorizzazione ed integrazione dei dati che consenta di visualizzare ed interagire con i medesimi in modo combinato ed immediato, integrando in un’unica piattaforma cloud based ad accesso remoto e multi-dispositivo. Inoltre, una siffatta piattaforma riesce ad interagire in modo automatico con gli strumenti in sito, attivando automaticamente incrementi o riduzioni delle frequenze di campionamento in risposta ad eventuali modifiche delle misure progressivamente ricevute ed automatizzando il processo preliminare di validazione e verifica dei dati, in modo da divenire un supporto “intelligente” alle figure professionali preposte alla attivazione dei livelli di allerta per sistemi di Early Warning.

Brevetti
Lo scrivente è titolare ed inventore di un Brevetto di Invenzione Industriale n. 0001405677 derivante dalla domanda n. 18 presentata presso il C.C.I.A.A. di Como in data 230 maggio 2011. La denominazione del brevetto è: “Apparecchiatura per rilevare movimenti di terreno nel sottosuolo e disposizione che la utilizza”.

Attività di Tesi
Lo scrivente è stato relatore o correlatore di più di 130 tesi tra quelle di laurea quinquennale (vecchio ordinamento) in Ingegneria Civile, laurea triennale in Ingegneria Civile e Ambientale, laurea Specialistica in Ingegneria Civile, laurea Specialistica in Ingegneria per l’Ambiente ed il Territorio (previgente Ordinamento) nonché laurea Magistrale in Ingegneria Civile e laurea Magistrale in Ingegneria per l’Ambiente ed il Territorio (attuale Ordinamento). Le tesi hanno sempre riguardato applicazioni pratiche, analisi teoriche ed approfondimenti delle tematiche di ricerca caratterizzanti l’attività scientifica dello scrivente.

Attività di Dottorato
E’ stato membro del collegio del dottorato Consorziato di Geotecnica (Università di Parma, Brescia, Venezia e Bologna) dal 2002 (XVII ciclo) ad oggi. Attualmente è membro del collegio di Dottorato di Ingegneria Civile, Ambiente e Territorio ed Architettura che ha sede presso il DICATeA dell’Università degli Studi di Parma.
E’ stato tutore di una tesi di Dottorato in Geologia Applicata del XXVII Ciclo con sede presso la Scuola di Dottorato in Scienze della Terra dell’Università degli Studi di Parma, dal titolo “Ricerche teoriche ed applicazione di correnti elettriche continue a basso potenziale nei terreni coesivi per la stabilizzazione di movimenti gravitativi”.
E’ stato tutore di una tesi di dottorato in Ingegneria Civile (XXIX Ciclo) presso la Scuola di Dottorato di Ingegneria Civile, Ambiente e Territorio ed Architettura dell’Università degli Studi di Parma sul tema “Analisi teorica ed applicazione di nano tecnologie nel monitoraggio, nell’analisi e nella gestione del dissesto idrogeologico”.
E’ stato tutore di due tesi di dottorato in Ingegneria Civile (XXXI Ciclo) presso la Scuola di Dottorato di Ingegneria Civile, Ambiente e Territorio ed Architettura dell’Università degli Studi di Parma sui temi del monitoraggio geotecnico e trattamento dei dati e delle problematiche relative alle colate di detrito.
E’ attualmente tutore di due tesi di dottorato in Ingegneria Civile XXXIII Ciclo e di una del XXXIV Ciclo, presso la Scuola di Dottorato di Ingegneria Civile, Ambiente e Territorio ed Architettura dell’Università degli Studi di Parma, sui temi della modellazione numerica dei versanti, della definizione di soglie di allarme e gestione dei sistemi di Early Warning e del monitoraggio delle opere di protezione da caduta massi e colate di detrito.

Docenza all’estero
Lo scrivente ha partecipato al Progetto finanziato dalla Comunità Europea nell’ambito di Erasmus Lifelong Learning Programme “GEOTACO Intensive Programme – Advanced courses in Geotechnics”, ed in qualità di Docente ha tenuto corsi nel 2009 presso l’Università di Ostrava (Czech Republic) e nel 2010 presso l’Università di Beira Interior (Portugal) e l’Università di Madeira (Portugal).
Nel 2013, sempre nell’ambito del Lifelong Learning Programme Erasmus - Teaching Assignment ha tenuto una serie di seminari nel campo del monitoraggio dei movimenti di versante, dei rilievi geomeccanici con tecniche remote e del dimensionamento delle opere di difesa da colate di detrito, presso L’Università di Zilina (Slovak Republic).
Nel 2015, nell’ambito del Erasmus Plus - Attività STA ha tenuto una serie di lezioni nel campo del monitoraggio dei movimenti di versante, dei rilievi geomeccanici con tecniche remote e del dimensionamento delle opere di difesa da colate di detrito, presso L’Università di Zilina (Slovak Republic).
Sempre nell’ambito del Erasmus Plus - Attività STA si è recato nel 2018 presso la Technical University “Gheorghe Asachi” di Iasi (Romania) dove ha tenuto una serie di lezioni nell’ambito del corso di Geotechnics.
Per l’anno 2019 sono in programma cicli di lezioni, sempre nell’ambito del Erasmus Plus - Attività STA, presso la Politechnica Opolska (Opole, PL) e presso l’Università di Zilina (Slovak Republic).

Comitati Editoriali e Riviste
Lo scrivente è stato eletto, per il triennio 2012-2014, nel Consiglio Direttivo della Sezione Italiana Acque Sotterranee (Sezione dell’Associazione Georisorse e Ambiente) con sede c/o Dip. Ing. Dell’Ambiente, del Territorio e delle Infrastrutture del Politecnico di Torino.
E’ inoltre membro dell’International Editorial Board of the Journal Civil and Environmental Engineering, un Open Access Journal edited by the University of Zilina and published by De Gruyter Open Company (formerly Versita) e dell’Editorial Board della rivista internazionale Landslides.
Ha collaborato e collabora come referee per le riviste: International Journal of Rock Mechanics and Mining Sciences, Rock Mechanics and Rock engineering, Engineering Geology, Journal of Civil Engineering Research, Computer and Geotechnics, Journal of Remote Sensing, Geomorphology and Ground Improvement, Landslides, Arabian Journal of Engineering Geology.
Lo scrivente è stato Guest Editor di una special issue of Procedia Earth and Planetary Science - Volume 15, Pages 1-956 (2015) -World Multidisciplinary Earth Sciences Symposium, WMESS 2015 - ISSN: 1878-5220
Lo scrivente è stato Guest Editor di una special issue di Procedia Engineering – Volume 161 – 2016 – World Multidisciplinary Civil Engineering – Architecture – Urban Planning Symposium 2016, WMCAUS 2016 – ISSN: 1877-7058

Progetti di ricerca nazionali e internazionali
COFIN 1997 Ha partecipato al programma di ricerca “Studi teorici e sperimentali per il rinforzo di rocce discontinue tramite bullonatura”. Responsabile Scientifico di Unità Prof. Gian Paolo Giani, Coordiantore Scientifico Nazionale Prof. Giovanni Barla.
COFIN 1999 Ha partecipato al progetto di ricerca “Gallerie in condizioni difficili” (Coordinatorie Prof. G. Barla) per la parte riguardante il “Consolidamento di pareti e fronti di scavo con bullonature”. Responsabile Scientifico di Unità Prof. Gian Paolo Giani.
FIL 1996 - 1999 Ha partecipato al programma di ricerca “Studi per la difesa di centri storici da eventi franosi”. Responsabile Scientifico Prof. Gian Paolo Giani.
FIL 2002 - 2005 Ha partecipato al programma di ricerca “Studi per la difesa e la stabilizzazione del territorio in Aree Urbanizzate”. Responsabile Scientifico Prof. Gian Paolo Giani.
COFIN 2001 Ha partecipato al programma di ricerca “Lo scavo meccanizzato delle gallerie”. Responsabile Scientifico di Unità Prof. Gian Paolo Giani, Coordiantore Scientifico Nazionale Prof. Giovanni Barla
PRIN 2004 Ha partecipato al programma di ricerca “Studi teorici e sperimentali per l’analisi dell’innesco e dell’evoluzione del moto di caduta massi”. Responsabile Scientifico di Unità Prof. Gian Paolo Giani, Coordinatore Scientifico Nazionale Prof. Gian Paolo Giani
PRIN 2005 Ha assunto l’incarico di Responsabile Scientifico del programma di ricerca “Previsione, prevenzione e protezione da caduta massi”.
PRIN 2007 E’ Responsabile dell’Unità di Ricerca dell’Università di Parma nell’ambito del programma di ricerca “Analisi e mitigazione del rischio indotto da movimenti rapidi di versante”, del quale ha anche assunto anche il ruolo di Coordinatore Scientifico Nazionale.

Convenzioni Universitarie di Ricerca
DITTA ALLEGRANZI SPA
1996 Ha partecipato ad una convenzione di ricerca mirata a stabilire le condizioni di stabilita’ di una coltivazione mineraria a cielo aperto di carbonato di calcio denominata “Parè” e situata in localita’ Cordigliano (TV), nonché l’eventuale influenza della attivita’ di coltivazione mineraria su eventi franosi collaterali all’area di coltivazione di proprieta’ della Ditta stessa ed interessanti cave di carbonato di calcio a cielo aperto operanti nella limitrofa regione Friuli Venezia Giulia

MAGISTRATO PER IL PO
1999 - 2001 Ha partecipato allo sviluppo della ricerca per lo studio delle condizioni di stabilità degli argini fluviali e per la definizione di una metodologia progettuale. Responsabile Scientifico Prof. Gian Paolo Giani.

REGIONE VALLE D’AOSTA
2002 - 2005 Ha partecipato alla ricerca dal titolo “Analisi della fase di distacco di valanghe in roccia in ambiente alpino” nell’ambito del programma di ricerca comunitario INTERREG III A – Responsabile Scientifico Prof.ssa Anna Maria Ferrero

ISPRA
2002 Ha parteciapto al Contract n. 20080 – 2002 – 1I F1EI ISP IT “LOCCATEC Project” – Progetto di ricerca europeo sul monitoraggio ambientale e di infrastrutture critiche. Responsabile Scientifico Prof. Gian Paolo Giani.

PROVINCIA DI PARMA
2003 Ha partecipato alla convenzione avente per oggetto lo studio del degrado funzionale della viabilità nella bassa pianura parmense ed individuazione di tecniche di intervento per la sistemazione di tratti di frane spondali. Responsabili Scientifici Prof. Antonio Montepara – Prof. Sergio Tagliavini.

AIPO
2004-2007 Ha partecipato alle fasi di sviluppo e attivazione del Laboratorio di Geotecnica di Boretto, di proprietà dell’AIPO. Responsabile Scientifico Prof. Gian Paolo Giani.

CISA ENGINEERING SPA
2005 - 2006 Ha partecipato allo sviluppo della ricerca per lo studio preliminare e verifiche di stabilità dei movimenti gravitativi che interessano il tracciato autostradale dell’Autostrada della Cisa nei pressi di Case Pesci, Costa Belman e Succisa e la caratterizzazione geotecnica dell’area interessata dalla tangenziale di noceto e dal Raccordo fra il Casello di Parma Ovest e l’asse viario cispadano. Responsabile Scientifico Prof. Gian Paolo Giani

BACCHI SPA
2005 - 2010 Partecipa alla convenzione di ricerca stipulata dal polo scientifico universitario Parmatecninnova s.r.l. e dalla ditta Bacchi SPA ai fini della autorizzazione e successiva progettazione di attività estrattive nelle aree golenali del fiume Po in territorio parmense. Responsabile scientifico Prof. Gian Paolo Giani

METROPOLITANA MILANESE SPA
2005 - 2006 Ha partecipato allo sviluppo della ricerca per lo studio dei cedimenti superficiali indotti dallo scavo di gallerie metropolitane realizzati con macchine TBM. Responsabile Scientifico Prof. Gian Paolo Giani

PROVINCIA DI VARESE
2006 - 2008 Ha partecipato alla convenzione avente per oggetto l’analisi di stabilità della antiche cave sotterranee di pietra di Viggiù. Responsabile Scientifico Prof.ssa Anna Maria Ferrero

REGIONE TOSCANA
2007 - 2010 Partecipa alla convenzione con il settore Cave delle ASL di Massa e Carrara per lo “Studio delle condizioni di stabilità di scavi sotterranei per le coltivazioni di pietre ornamentali”. Responsabile Scientifico Prof.ssa Anna Maria Ferrero

AIPO
2008 - 2011 Partecipa alla convenzione di ricerca per l’analisi del comportamento e degli interventi di protezione idraulica delle arginature in materiali permeabili dell’alto corso del Po e il proseguimento dello studio sull’argine sperimentale di Viadana. Responsabile Scientifico Prof.ssa Anna Maria Ferrero.

COMUNE DI QUINZANO D’OGLIO (BS)
2009 E’ responsabile scientifico per l’Università di Parma della convenzione di ricerca che riguarda l’analisi e lo sviluppo di un’indagine preliminare sulla contaminazione delle matrici ambientali, ai sensi del D.L. n. 152 del 3 aprile 2006 e successive modifiche ed integrazioni, di un sito ubicato all’interno dei limiti amministrativi del Comune di Quinzano D’Oglio (BS).

AIPO
2009 - 2011 E’ responsabile scientifico per l’Università di Parma della convenzione di ricerca che riguarda lo studio delle interazioni tra grandi opere di sbarramento fluviale, correnti idriche superficiali e sotterranee, con riferimento al comportamento dei manufatti e delle arginature: cassa di espansione del torrente Crostolo presso Puianello (Reggio Emilia)

COMUNITÀ MONTANA DELLE VALLI DEL TARO E CENO
2009 - 2010 E’ responsabile scientifico per la Convenzione di Ricerca stipulata dal polo scientifico universitario Parmatecninnova s.r.l. e la Comunità Montana delle Valli del Taro e del Ceno inerente il controllo della stabilità della discarica di RSU de “I Piani di Tiedoli” in comune di Borgo Val di Taro (PR).

AIPO
2011 - 2012 E’ responsabile scientifico per la parte geotecnica per l’Università di Parma della convenzione di ricerca per lo sviluppo di una serie di attività propedeutiche alla realizzazione della cassa di espansione del Torrente Baganza presso Sala Baganza (PR)

COMUNITÀ MONTANA DELLE VALLI DEL TARO E CENO
2011 E’ responsabile scientifico per l’Università di Parma del Contratto di Studio e Ricerca per la fornitura e l’assistenza all’installazione ed all’elaborazione dati di un inclinometro MUMS presso la discarica di RSU de “I Piani di Tiedoli” in comune di Borgo Val di Taro (PR).

DITTA GRENTI S.R.L.
2011 E’ responsabile scientifico per l’Università di Parma del Contratto di Ricerca e Sviluppo per la fornitura, l’installazione e la gestione di un inclinometro MUMS per conto della Regione Emilia Romagna – Servizio Tecnico dei Bacini degli Affluenti del Po, presso la frana di Roccamurata in Comune di Borgo Val di Taro (PR).

CONSORZIO TRIVENETO ROCCIATORI
2012 E’ responsabile scientifico per l’Università di Parma della Convenzione di Studio e Prove per raccogliere, elaborare ed analizzare criticamente i risultati ottenuti durante la prova in sito sulla barriera di protezione dalle colate di detrito costruita ed installata dalla ditta CTR nel campo prova all’uopo realizzato in Pieve di Alpago (BL).

CONSORZIO TRIVENETO ROCCIATORI
2012 E’ responsabile scientifico per l’Università di Parma della Convenzione di Studio e Prove per eseguire e/o far eseguire, controllare, supervisionare ed infine a certificare tutte le sperimentazioni necessarie alla validazione dei prototipi strutturali di barriere di protezione dalle colate di detrito e di protezione /salvaguardia dalla formazione di valanghe prodotti dal Consorzio Triveneto Rocciatori.

DITTA S.A.B.A.R SPA
2012 E’ responsabile scientifico per l’Università di Parma della Convenzione di Ricerca scientifica per la stima di produzione di percolato in fase di post-esercizio e relative valutazioni tecniche per una gestione ottimale costi-benefici, relativamente all’impianto gestito dalla Ditta in Reggio Emilia.

AIPO
2012 - 2013 E’ responsabile scientifico per l’Università di Parma della convenzione di studio ed analisi di laboratorio associate allo sviluppo di una serie di attività propedeutiche alla realizzazione della cassa di espansione del Torrente Baganza presso Sala Baganza (PR)

DITTA COMAC
2013 E’ responsabile scientifico per l’Università di Parma del Contratto di Consulenza per la realizzazione, attraverso l’impiego del modello analitico sviluppato e testato in ambito di ricerca, tutte le verifiche atte a determinare la validità della soluzione progettuale adottata per la realizzazione delle opere di protezione da colate di detrito nelle località di San Rocco, Serravalletta e Figliola, in Comune di La Spezia (SP).

DITTA INCOFIL TECH 2014 E’ responsabile scientifico per l’Università di Parma nel Contratto di Prove per eseguire e/o far eseguire, controllare, supervisionare ed infine a certificare tutte le sperimentazioni necessarie alla validazione dei prototipi strutturali di barriere di protezione dalla caduta massi secondo la normativa ETAG-027, mirate all’ottenimento del CIT e della Certificazione CE di una barriera da 500 kJ.

DITTA INCOFIL TECH 2015 E’ responsabile scientifico per l’Università di Parma nel Contratto di Prove per eseguire e/o far eseguire, controllare, supervisionare ed infine a certificare tutte le sperimentazioni necessarie alla validazione dei prototipi strutturali di ancoraggi in fune, mirate all’ottenimento del CIT;

DITTA INCOFIL TECH 2015 E’ responsabile scientifico per l’Università di Parma nel Contratto di Prove per eseguire e/o far eseguire, controllare, supervisionare ed infine a certificare tutte le sperimentazioni necessarie alla validazione dei prototipi strutturali di ombrelli paraneve, mirate all’ottenimento del CIT dei suddetti prodotti;

DITTA I&C ITALIA S.R.L.
2016 E’ responsabile scientifico per l’Università di Parma nel Cotratto stipulato per svolgere le funzioni di Responsabile Scientifico della Cabina di Regia del Monitoraggio del viadotto IMERA, supervisionando ed organizzando una sintesi ragionata dei dati finalizzata al controllo dell’evoluzione dei fenomeni di dissesto che concorra, in accordo con l’Ente gestore del tratto Autostradale interessato, a definire i valori di soglia di allerta ed indichi le conseguenti azioni da intraprendere in caso di superamento;

DITTA INCOFIL TECH 2017 E’ responsabile scientifico per l’Università di Parma nel Contratto di Ricerca per fornire supporto tecnico scientifico alla Incofil Tech nel corso della realizzazione del progetto di ricerca “Prevenzione rischio dissesto idrogeologico: acqua - neve - roccia”. Durata del contratto due anni;

COMUNE DI BAVENO
2018 E’ responsabile scientifico per l’Università di Parma nel Contratto di Ricerca per fornire supporto tecnico scientifico alla Incofil Tech nel corso della realizzazione del progetto di ricerca “Attivita’ di ricerca finalizzata all’analisi del versante sul quale insiste la frana di “Tre Betulle” mirata all’individuazione dei meccanismi di rottura e dei parametri significativi alla definizione di soglie di attenzione da associare ai dati provenienti dal sistema di monitoraggio geotecnico e geomorfologico”. Durata del contratto un anno;

Consulenze tecniche in ambito giudiziario
TRIBUNALE DI REGGIO EMILIA
2000 CTP nel procedimento penale n. 720/98 R.G. N.G. avanti la Procura della Repubblica presso il Tribunale di Reggio Emilia avente per oggetto.

TRIBUNALE DI TORINO
2001 Consulente del CTU, Prof. Sergio Tagliavini, nella causa n. 2996/97, mirata a individuare gli eventuali nessi di cusalità tra l’attività estrattiva dei gessi in località Moncucco (TO) ed i lamentati danni agli abitati limitrofi.

TRIBUNALE DI MONTEPULCIANO
2002 Consulente tecnico di ufficio per la Procura della Repubblica di Montepulciano (SI), riguardo alla possibile esistenza di un nesso di causalità fra i fenomeni geotermici verificatisi in località Lavinacci il 22 aprile 2002 e l’attività svolta, dalla società Enel Green Power S.p.A., nei giorni precedenti tali fenomeni, con lo scopo di poter dare luogo alla chiusura mineraria del pozzo PC3

TRIBUNALE DI PARMA SEZIONE DI FIDENZA
2002 Studio relizzato a supporto della perizia tecnica d’ufficio dell’Ing. Angelo Tedeschi, CTU nel Procedimento N. 215/01 di accertamento tecnico preventivo e teso alla identificazione delle caratteristiche geologiche e geomorfologiche del versante, alla definizione dei parametri geotecnici attribuibili ai terreni nonche’ alle verifiche di stabilita’ inerenti lo stesso versante ed il muro di sostegno.

TRIBUNALE DI BOLOGNA
2004 Coadiutore del Consulente Tecnico di Ufficio, Dott. Ing. Giuseppe Bottai, per quanto riguarda le problematiche geotecniche relative alla causa del Tribunale Civile di Bologna, Proc. N. 1663/99 R.G.

TRIBUNALE DI PARMA 2006 Consulente tecnico di parte nel procedimento RG n. 3153/06, teso ad accertare lo stato di conservazione nonché eventuali responsabilità di messa in sicurezza di vasconi interrati originariamente realizzati a scopo irriguo per i poderi limitrofi.

TRIBUNALE DI MANTOVA
2008 Consulente tecnico di parte nel procedimento RG n. 5288/2008, teso ad accertare se in un intervento estrattivo eseguito in Comune di Goito (MN) siano state rispettate le necessarie regole scientifiche che attengono alla professione del geologo con specifico riferimento alle indicazioni riportate in progetto al riguardo dei quantitativi estraibili ed alla sistemazione idrologica dell’impianto.

TRIBUNALE DI PARMA 2013 Consulente tecnico di parte nel procedimento R.G. 7178/2010, teso ad accertare le responsabilità degli inconvenienti intervenuti a seguito di realizzazione di una struttura di contenimento in jet-grouting per la realizzazione di una struttura interrata di tre piani sottostante ad un fabbricato in V.le della Guastalla 2 , Milano.

TRIBUNALE DI PARMA 2015 Consulente tecnico di ufficio nel Ricorso per Accertamento Tecnico Preventivo Comune di Cartosio / Pistarino Antonio ed Altri – Tribunale di Alessandria – R.G. 3811/2014, teso ad accertare le responsabilità dell’attivazione di un movimento franoso che ha coinvolto attrezzature sportive nel Comune di Cartosio.

TRIBUNALE DI PARMA 2015 Consulente tecnico di parte (CCPL) nel Ricorso per Accertamento Tecnico Preventivo 4205/2015 STE-RE/CCPL - Tribunale di Reggio Emilia, teso ad accertare le responsabilità relative alla presenza di sostanze inquinanti in un sito industriale (Produzione di Laterizi) dismesso nel Comune di Quattrocastella (RE).

TRIBUNALE DI ALESSANDRIA
2015 Consulente tecnico di ufficio nel ricorso per accertamento tecnico preventivo promosso dal Comune di Cartosio in contraddittorio con l’Arch. Antonio Pistarino, l’Arch. Sergio Cenedese, l’Arch. Lidia Zamorani e l’Ing. Ugo Gaia e registrato presso il Tribunale di Alessandria al numero 3811/14 R.G.A.C. relativo alle cause che hanno indotto l’attivazione di un movimento franoso coinvolgente strutture sportive in Comune di Cartosio (AL).

TRIBUNALE DI VICENZA
2016 Consulente tecnico di parte (SIS S.c.p.a) nel Procedimento Penale 2166/2016 RGNR relativo alle cause che hanno determinato il crollo che ha cusato l’incidente mortale in galleria in località Malo (VC).

TRIBUNALE DI RAVENNA
2016 Consulente tecnico di Ufficio (CTU) nel Procedimento Penale 923/2016 RGNR relativo alle valutazione della pericolosità dell’innalzamento/abbassamento dei livelli idrometrici del fiume Savio, rilevati dal luglio 2015 al marzo 2016 e conseguenze da essi eventualmente indotte.

TRIBUNALE DI RAVENNA
2018 Consulente tecnico di Ufficio (CTU) nel Procedimento Penale 5538/18 RGNR relativo all’accertamento delle cause del crollo parziale di chiusa San Bartolo e crollo di argine a seguito di fenomeno di sifonamento di acqua nel canale di adduzione della centrale idroelettrica sotto l’impianto avvenuto in Ravenna, loc. San Bartolo il 25.10.2018.

Attività professionale di consulenza

AUTOCAMIONALE DELLA CISA SPA
1997 Intervento di consolidamento e messa in sicurezza del tratto autostradale interessato dal movimento franoso della strada di Sestri, in località Case Pesci - Comune di Berceto PR

AUTOCAMIONALE DELLA CISA SPA
1998 Studio geologico e geotecnico finalizzato al consolidamento e messa in sicurezza del tratto autostradale interessato dal movimento franoso di Campora, Comune di Solignano (PR)

AUTOCAMIONALE DELLA CISA SPA
1999 Progetto di consolidamento e messa in sicurezza del tratto autostradale interessato dal movimento franoso di Campora, Comune di Solignano (PR)

COMUNITA’ MONTANA DELLE VALLI DEL TARO E DEL CENO
1999 Studio delle condizioni di stabilità del versante su cui insiste la discarica di rifiuti solidi urbani di “Piani di Tiedoli” – Comune di Borgotaro - Parma

AUTOCAMIONALE DELLA CISA SPA
2000 Studio teorico-sperimentale di un fenomeno franoso “molto lento” e di rilevanti dimensioni localizzato nella media Val Taro, in destra fiume, e denominato “frana di Case Zangrandi”.

DITTA P&P – AREA BARILLA (PR)
2000 Studio geologico e geotecnico mirato ad accertare l’assetto litostratimetrico, le caratteristiche litologiche e la consistenza dei terreni di fondazione dell’area Barilla, in Parma, dove era in progetto la costruzione di strutture multifunzionali (hotel, multisala, auditorium e complesso commerciale) a diversa tipologia costruttiva.

AUTOCAMIONALE DELLA CISA SPA
2000 Progetto delle opere di bonifica e consolidamento dell’area interessata dal movimento franoso in località Case Zangrandi nel Comune di Berceto (PR).

DITTA BARILLA GUIDO E F.LLI s.ap.a
2000 Progetto esecutivo delle strutture profonde di fondazione per il “Centro Barilla” nell’ambito del progetto dell’arch. Renzo Piano intitolato: “Progetto di riqualificazione urbana dell’Area Barilla” .

COMUNITA’ MONTANA DELLE VALLI DEL TARO E DEL CENO
2000 Intervento di bonifica e consolidamento del versante su cui insiste la discarica di RSU de “I Piani di Tiedoli” – Comune di Borgotaro (PR).

AUTOCAMIONALE DELLA CISA SPA
2000 Analisi del fenomeno di crollo e caduta massi nell’area a monte dalla spalla NORD del viadotto Taro 2 e verifica numerica dei cinematismi di caduta massi ragionevolmente prevedibili a seguito delle operazioni di disgaggio pesante operate nell’area interessata dal dissesto e situata a monte dalla spalla Sud del ponte Taro 2

COMUNITA’ MONTANA DELLE VALLI DEL TARO E DEL CENO
2000 Consulenza nell’ambito della relazione geologica e geotecnica riguardo al progetto dell’impianto di preselezione dei Rifiuti Solidi Urbani (RSU) in localita’ “I Piani di Tiedoli” (Comune di Borgotaro – Parma)

AUTOCAMIONALE DELLA CISA SPA
2001 Analisi del potenziale moto di caduta massi nell’area a monte dell’intervento in terre armate di Costa di Penna.

DITTA MAGIC SPA
2001 Studio geologico e geotecnico teso ad accertare la consistenza dei terreni di fondazione dell’edificio in progetto, costituito da alcuni silos in acciaio per stoccaggio di granaglie vincolati ad una piastra di calcestruzzo armato che funge da fondazione diretta

COMUNITA’ MONTANA DELLE VALLI DEL TARO E DEL CENO - 2001 Direzione Lavori dell’intervento di bonifica e consolidamento del versante su cui insiste la discarica di RSU de “I Piani di Tiedoli” – Comune di Borgotaro (PR).

AUTOCAMIONALE DELLA CISA SPA
2001 Studio Geologico e geotecnico finalizzato alla realizzazione di interventi provvisori di sistemazione dell’area limitrofa al viadotto Vizzana I.

AUTOCAMIONALE DELLA CISA SPA
2001 Progetto esecutivo degli interventi provvisori di sistemazione dell’area limitrofa al viadotto Vizzana I.

DITTA SECI SNC PARMA
2001 Consulenza nell’ambito della realizzazione del modello numerico DEM per il progetto delle strutture di due edifici residenziali multipiano in calcestruzzo armato

PROVINCIA DI PARMA
2001 Consulenza nell’ambito dello studio finalizzato a fornire le indicazioni utili e necessarie per la progettazione degli interventi di bonifica e consolidamento del tratto della SP 40 compreso tra il km 2+236 ed il km 3+264 coinvolto da gravi dissesti di natura franosa.

DITTA SMEG SPA
2001 Studio geologico e geotecnico teso ad accertare l’assetto litostratimetrico, le caratteristiche litologiche e la consistenza dei terreni di fondazione del Comparto Industriale SMEG, in S. Girolamo di Guastalla, dove era in progetto la costruzione strutture industriali polifunzionali (uffci, produzione e stoccaggio) a diversa tipologia costruttiva

AUTOCAMIONALE DELLA CISA SPA
2001 Studio Geologico e geotecnico finalizzato alla messa in sicurezza del tratto autostradale in prossimità della galleria “Partigiano”, soggetto a fenomeni di caduta massi – Comune di Berceto (PR)

AUTOCAMIONALE DELLA CISA SPA
2002 Progetto esecutivo delle opere di difesa da caduta massi sul versante al contorno della galleria “Partigiano” – Comune di Berceto (PR).

CONSORZIO CAVET – Alta Velocità Bologna – Firenze
2002 Studio e progetto esecutivo delle opere di difesa da caduta massi della Strada Provinciale del Passo della Futa, in località Firenzuola (FI)

AZIENDA OSPEDALIERA DI PARMA
2002 Consulenza nell’abito del collaudo delle strutture in calcestruzzo armato realizzate per l’installazione del nuovo acceleratore lineare e adeguamento del reparto con il sistema “chiavi in mano” - Progetto I/01/99 – Unita’ Operativa di Radioterapia – Ospedale Maggiore di Parma

PROVINCIA DI PARMA
2002 Studio geologico e geotecnico relativo al progetto della nuova variante di collegamento stradale Miano – Bosco di Corniglio, Alta Val Parma.

COMUNE DI PARMA
2003-2005 Consulenza nell’ambito del progetto di caratterizzazione dell’area interna alla cassa di espansione del torrente Parma, nella quale sono stati rinvenuti rifiuti di varia natura.

DITTA PECCHENINO F.LLI – Dogliani (CN)
2005 Studio e progetto delle opere di sostegno di un versante adiacente a strutture di civile abitazione.

COMUNE DI PARMA
2003-2006 Consulenza nell’ambito del progetto di bonifica e messa in sicurezza dell’area interna alla cassa di espansione del torrente Parma, nella quale sono stati rinvenuti rifiuti di varia natura. Prima stesura e successive varianti

ITALFERR
2005 - 2008 Consulenza al Collaudatore, Prof. Gian Paolo Giani, nell’ambito del collaudo statico di alcune delle opere inerenti al tratto di collegamento tra la linea AV Milano-Bologna e la stazione di Piacenza. Lotti Costruttivi 1.2 – 1.3. Viadotti VI12 – VI13 – VI14 – VI15 e VI16

DITTA BACCHI SPA
2006 Progetto di riqualificazione ambientale e valorizzazione del territorio golenale del fiume po “Isola degli Internati” - Comune di Gualtieri (Reggio Emilia) – La consulenza ha come obiettivo la richiesta di modifica del Progetto Esecutivo di Modellamento e successive revisioni della zona golenale di Po a fini turistico-ambientali.

COMUNE DI MEDESANO (PR)
2007 Collaudo statico di un muro di contenimento in C.A. ad uso recinzione di un fabbricato di civile abitazione situato in Felegara – Medesano

Associazioni Scientifiche

Lo scrivente è membro dell’Associazione Geotecnica Italiana (AGI), dell’ International Society for Rock Mechanics (ISRM), dell’Associazione Georisorse ed Ambiente (GEAM) dell’Associazione Italiana di Geologia Applicata (AIGA), della Società Italiana gallerie, della International Commision on Landslide (ICL) e della International Association of Engineering Geology (IAEG).

Venerdì dalle ore 10,30 alle 12,30 - Preferibilmente su appuntamento

Anno accademico di erogazione: 2025/2026

Anno accademico di erogazione: 2024/2025

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Anno accademico di erogazione: 2016/2017

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Anno accademico di erogazione: 2013/2014

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